venerdì 29 ottobre 2010

ROCK NEL LOFT

Nella mia casa milanese si aggirano centinaia di Elvis in miniatura che mi tengono compagnia. Proprio come gli gnomi di Babbo Natale. Un esercito di piccoli Elvis che fanno capolino da ogni angolo e sotto ogni forma possibile. Non c'è stanza dove non sia sistemata una statua, un manifesto del cinema, una lampada, un busto o qualche memorabilia ispirata al Re.
E' la mia Graceland privata, un luogo per me delizioso ed estremamente accogliente, dove tutto mi ricorda la mia grande passione per Elvis. Qualcuno deve averla trovata curiosa, dato che qualche tempo fa mi hanno chiesto di pubblicarla sul mensile AD.
La copertina di AD - Agosto 2009
Eccola qua. Ve la mostro volentieri, senza per questo voler ambire al primato dell'unica e inimitabile Graceland, che ancora oggi è (meritatamente, e chi l'ha vista lo sa...) la dimora privata più visitata degli Stati Uniti (seconda solo alla casa Bianca!). 

Purtroppo dal servizio non si vede che una parte della collezione, ma già dal titolo si capisce cosa ci si può aspettare. Per meglio comprenderlo, ecco un estratto da AD.
Buon tour! 
PS: per la lettura, vi suggerisco la colonna sonora più adatta.  
Si tratta di "ONE"  nella splendida versione di Johnny Cash (che, se notate, vi osserva dallo schermo della TV!)
In un prossimo post, ulteriori dettagli relativi alla Elvis Mansion.
Buona lettura!

Quello che segue, per quei due o tre che fossero interessati, è il testo tratto dall'articolo di AD:

rock nel loft
Quadri e statuine dedicati a Elvis Presley
caratterizzano un loft milanese
progetto di Massimo Rosati – testo di Anna Mazzotti – fotografie di Giuseppe Molteni e Roberta Motta

Se, come sosteneva oscar Wilde, l’unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi, quando si tratta addirittura di amore a prima vista allora non si deve avere la minima esitazione nel far proprio l’oggetto del desiderio. Subitanea, inattesa, per l’architetto Massimo rosati è scoccata la scintilla quando ha visitato un loft ricavato in una ex-fabbrica milanese – situata in una tranquilla zona attraversata dal naviglio della Martesana – recuperata e trasformata in vari appartamenti: spazi ariosi, grandi altezze, la luce che entrava copiosa, irruente, dalle gigantesche vetrate affacciate sul verde del cortile interno... era arrivato a casa. I lavori non erano ancora terminati, ma il loft era già suo.
“Appena ho visto gli ambienti ho subito immaginato come sarebbero diventati”, racconta Rosati. “Arredi bianchi, essenziali, per esaltare, amplificandola, la straordinaria luminosità degli interni e, allo stesso tempo, per valorizzare le caratteristiche della strut-tura industriale. Dopo aver vissuto per anni in case d’epoca, piene di mobili importanti e di colori caldi, è stato decisamente un cambiamento di vita totale”. e così è diventata la casa: bianca, lineare, elegante e giocosa, di carattere ma senza sovrastare quanto è stato preservato dell’aspetto originario, suddivisa tra il living e la zona soppalcata che una scala divide tra camera da letto e studio; accogliente, confortevole, che invita al raccoglimento e allo stesso tempo induce a librarsi oltre le vetrate delle cinque enormi finestre di due metri per quattro, lasciate senza tende per godere del verde del giardino.
Una dimora che racconta il proprietario: grande rigore e profonde passioni. Il design d’autore, per iniziare. Fra il candore del pavimento, delle pareti, delle librerie e dei divani, nel soggiorno spiccano, neri, due pezzi d’arredo scelti come omaggio a due grandi designer: la chaise longue LC4 di Le Corbusier e The Great JJ di I Tre, rivisitazione della lampada con braccio a pantografo di Jac Jacobsen. Poi la passione per le collezioni, composte per lo più di pezzi dagli anni ’50 ai ’70, i prediletti dal padrone di casa: poster cinematografici, una raccolta di statuine vintage raffiguranti Donald Duck posta su un armadio, uno stormo di paperelle di gomma nell’antibagno, molte delle quali sono caricature di personaggi famosi.
Ma, soprattutto, onnipresente, l’omaggio a Elvis Presley, grande icona del XX secolo e, secondo Rosati, “il più grande cantante di tutti i tempi”. Nel soggiorno, ovunque si ammirano stampe e quadri di artisti americani che rappresentano elaborazioni grafiche del cantante. Sulla libreria, che accoglie una vasta raccolta di cd, si staglia un grande neon da bar, acquistato in Germania, che raffigura the King; in cucina, sopra un mobile cinese, poggiano due decanter in porcellana per whisky, americani, sempre dedicati al re del rock. Ma è nelle cinque vetrine dello studio che trionfa l’omaggio a Presley, attraverso oltre trecento pezzi dagli anni ’70 a oggi, in particolare action figures dell’artista che indossa i suoi celebri costumi di scena, realizzati in resina, porcellana, legno, metallo, ma anche in vetro soffiato o lavorati a maglia. Alcune statuine poi sono personaggi dei cartoon: Topolino, Pippo, Linus, Titti, la Pantera rosa e altri ancora, naturalmente tutti vestiti come lvis.
Nella vicina zona notte soppalcata, la nitida semplicità del bianco e del legno fanno da sfondo a oggetti inusuali: una cassetta di birra, proveniente dal Camerun, trasformata in portaoggetti, un pannello cinese in legno che riporta incisa una frase di Mao, un aquilone afghano preso a Kabul, una stampa su carta di riso realizzata dai monaci del monastero cinese di Shaolin raffigurante alcune posizioni del Kung Fu, arte marziale praticata – altra passione – dal padrone di casa. Perché è nell’atmosfera zen della stanza dedicata ai sogni che Massimo Rosati ha voluto che i suoi ricordi di viaggio più cari si mescolassero, nel brusio dei pensieri che affollano la mente prima del sonno, ai progetti del domani.

giovedì 28 ottobre 2010

KING OF KINGS


Da sempre abbinato al giorno dei morti, si festeggia anche il giorno dei Santi. O meglio, del Santo per antonomasia, the King of Kings, che se non fosse chiaro è sempre lui: Elvis.
Da anni Egli è oggetto di culto per milioni di fans in tutto il mondo, fedelmente e perennemente devoti al Re dei Re. Nei secoli dei secoli!
Ci sono blogger che azzardano paragoni arditi fra Elvis e il Messia. Alcuni lo adorano, altri (come i pastorelli di Lourdes) lo vedono comparire qua e là,  altri ancora hanno fondato chiese. Inni di gloria per il Re si elevano addirittura  ad opera di un arcivescovo, il Reverendo Dorian A. Baxter, fondatore della "Graceland Independent Anglican Church of Canada", che si fa chiamare "Elvis Priestley" (un genio!) e celebra acconciato da Elvis!!! Vedere per credere...
Tornando a noi, ecco il mio piccolo suggerimento per ogni fan devoto: un'icona, una sacra statuetta da tenere sul comodino o sul cruscotto dell'auto, secondo le preferenze. Ovviamente, per essere efficace al 100%, deve essere benedetta dal Reverendo Baxter!
Il risultato è garantito: basta crederci...
Cult!!! King of Kings.   Sotto, la preziosa versione luminosa e intermittente "da comodino"
                   
                        King of Kings, versione spenta
King of Kings, versione accesa


BUON ELVIS HALLOWEEN!!!

I messicani festeggiano il giorno dei morti creando dissacranti e ironiche statuette con scheletri per protagonisti. Sono oggetti fatti a mano, vere e proprie sculture e pezzi unici realizzati dagli artigiani locali (spesso custoditi in teche di legno o metallo e vetro) che vengono esposti a fine ottobre in appositi altarini domestici.
E chi, più di Elvis, merita un posto nel nostro altare privato, di  fianco agli antenati e insieme ai santi più venerati?
"Skelvis" e "Elvis has left the building": due divertenti sculture messicane
Altre due Skelvis messicani in jumpsuit bianco. Sotto, Jailhouse Skelvis e Blue Suede Skelvis

Per i cultori del genere Pulp, per chi non si è perso un solo film di registi quali Romero, Rodriguez e Tarantino, ecco un'inedita versione di Elvis. Elvis Zombie, decisamente più "horror", ma sempre affascinante col suo impeccabile ciuffo e gli abiti di scena (magari un po' sdruciti, ma sempre splendidi)!
Anche nell'inedita versione Zombie, Elvis sfoggia il suo impeccabile ciuffo...
E per finire, una chicca... 
Un Elvis Zombie proposto dall'insospettabile Lego: sì, proprio quella dei mitici cubetti colorati per bambini. Una fantasia davvero notevole, niente da dire...
Si chiama Dead Elvis want to be a Zombie, questa figurina prodotta da Lego
Non ci resta che augurare un buon Elvis Halloween a tutti i fans!

LA MITICA "NUMERO UNO"

La mitica "Numero 1" di zio Paperone
Da zio Paperone in poi, ogni collezionista ricorda con grande affetto (e conserva gelosamente) la propria "numero uno". Per il papero taccagno era il suo primo cent, faticosamente guadagnato nelle miniere d'oro del Klondike, per me è stata la prima miniatura di Elvis che ho scoperto nella vetrina di un negozio e che ha dato il via ad una collezione che oggi supera i 500 pezzi!
Tutto è nato qualche anno fa, quando sono stato incantato da Elvis Las Vegas: una riproduzione in scala del Re prodotta dall'azienda americana McFarlane, specializzata in riproduzioni fedelissime di personaggi "mitici" del cinema, della musica, dello sport, dei fumetti.
La mia "Numero 1" e Elvis con il Fringe Jumpsuit nel 1970

Il mio Elvis "n. 1" indossava il celeberrimo Fringe Jumpsuit bianco dalle lunghe frange, utilizzato nel 1970, e veniva raffigurato in una posizione intensa rubata durante un concerto. Di Las Vegas, come è scritto sulla bella base della figura. Una miniatura fedelissima, splendida dipnta a mano e ricchissima di dettagli: gli abiti, le frange, gli anelli alle dita, l'espressione del volto.
Dalla "Numero 1" alla "Numero 500" sono passati diversi anni di ricerca appassionata, di soddisfazioni (quando riuscivo a trovarne o ad acquistarne una nuova) e di delusioni (quando qualcuno mi "soffiava" l'oggetto del desiderio da sotto il naso, arrivando prima di me).
Anni splendidi, momenti splendidi, ricordi splendidi, cui ogni singolo pezzo è legato. E che mi piacerebbe condividere con ogni collezionista.
A proposito... Perché non mi raccontate qua'è la vostra "Numero 1"? Mi piacerebbe raccogliere i vostri pareri, le vostre immagini e creare un catalogo affettivo di pezzi speciali: il Catalogo dei n. 1, da zio Paperone a Elvis.

LA MIA ELVIS FIGURE COLLECTION

Nella mia casa di Milano è ospitata la mia collezione, frutto di diversi anni di paziente raccolta, che comprende oltre 500 miniature raffiguranti Elvis. In inglese si chiamano "figures", una parola che identifica statuette, sculture, busti, caricature raffiguranti un personaggio: in questo caso, "Il Personaggio". 
La maggiorparte è sistemata in una serie di mobli vetrina, come si vede dalla foto (anche se a dire il vero sono un po' "accatastati"), altri sono sparsi per la casa, a tenermi compagnia quando giro tra una stanza e l'altra.
Alcune "Elvis figures" della mia collezione
Elvis viene raffigurato nelle pose più conosciute, tratte dai concerti più famosi, dai suoi celeberrimi film o da momenti della sua vita privata; in tutte le età e vestito con i jumpsuits più belli. 
Alcune rappresentano i concerti più famosi di Elvis....
Sono realizzate in ogni materiale, dalla resina al gesso, dal marmo al bronzo, dal vetro alla ceramica. Alcuni sono realizzati in finissima porcellana da note aziende (divagazioni interessanti per chi solitamente si occupa di creare raffinati piatti, zuppiere e tazzine da caffé), altri sono realizzati un po' grossolanamente a mano da creativi fans d'altri tempi. Alcun sono piuttosto vecchi (cioè contemporanei di Elvis), altri sono nuovissimi. Non mancano pezzi strani e curiosi, tra cui alcuni knitted Elvis (cioè realizzati a maglia, con i ferri e l'uncinetto).  I più divertenti sono certamente le caricature, gli animali o i personaggi dei cartoons vestiti e atteggiati come il grande cantante di Tupelo.
...altri raffigurano i suoi più famosi imitatori!!!!

La mia non ha la pretesa di essere una collezione preziosa. Non sono un feticista, sono un fan. Non mi interessa avere solo pezzi unici o rarissimi. Non fa parte del mio spirito.
Collezionare Elvis figures mi diverte. Per me è un gioco: il mio personale modo di ricordare e di rendere omaggio ad un mito.
Spero che apprezzerete la mia collezione e che vorrete condividere con me questa passione.
Così come io sarò lieto di ospitare su questo blog le vostre idee, volstri suggerimenti e, soprattutto, le vostre collezioni dedicare a Elvis!



mercoledì 27 ottobre 2010

PERCHE' ELVIS COLLECTIONS


Elvis Collections vuole essere un luogo dove ogni fan del grande Elvis possa sentirsi libero di condividere con altri fans le proprie grandi o piccole collezioni tematiche.
Un sito dove chiunque può inserire e mostrare con orgoglio i propri cimeli raccolti negli anni, gli Elvis memorabilia che custodisce con amore, segnalare collezioni più o meno curiose, più o meno rare. Perché noi siamo convinti che qualsiasi oggetto raccolto e custodito riguardante The King abbia per il vero fan un valore "inestimabile" che prescinde dalla preziosità dell'oggetto stesso.  
In questo sito ogni fan deve sentirsi libero lasciare commenti, consigli o segnalazioni sui testi inseriti e sugli oggetti mostrati, può segnalare luoghi da visitare, raccontare le proprie esperienze di collezionista e di fan.
Un sito che spero si arricchirà strada facendo con il contributo di tutti.  Grazie a tutti i fans!  Max